venerdì 6 febbraio 2009

Happy Ending

E vissero tutti felici e contenti
Sì, e quando mai?
Tutta propaganda, credete a me.
A parte che, per cominciare, ci sarebbe da capire bene chi siano questi "tutti". Di sicuro non il lupo, lo sapete bene che fine ha fatto quel poveretto, e neanche la strega, quella della casa di marzapane. Voi direte "ma quella mangiava i bambini, se lo meritava", ma siamo seri: quando mai ne ha mangiato uno? L'unica volta che ci ha provato è finita nel forno!
E vogliamo parlare del gigante? Non l'aveva certo chiesto lui a quello scioperato di Jack di andare a infilarsi nel suo castello, e voi cosa avreste fatto al posto suo se vi avessero rubato gli unici stivali che avevate?
Cattivi, ci chiamano. Cattivi noi! E con che coraggio ce lo vengono a dire?
Non siamo noi quelli che vanno in giro a squarciare pance, e mozzare teste, e far cadere la gente giù dalle nuvole, eh no!
Sì, certo, qualcuno si lascia andare a gesti un po' estremi, spinto dalla fame o da qualche cattivo consigliere, come quello specchio magico bravo solo a seminar zizzania. Ma poca roba, sia chiaro. Perché non dovete mica credere a tutte quelle fandonie che la gente mette in giro.
Prendete Rumpels... Ruspel... Rumples... sì, vabbe', avete capito di chi parlo... Credete di sapere tutto su di lui, vero? Eh no cari miei, non è andata per niente come si dice.
La paglia in oro sì, quella storia è vera, ma altro che bambino in cambio, era un pagamento per ben altre cose quello... e il bambino, be', cose che capitano. Poi quella lì va a spacciarlo per figlio del principe e si rifiuta anche di farglielo vedere, chiaro che lui dà un po' fuori di matto... mette in mezzo gli avvocati, fa partire la causa per l'affidamento, e non va a perdere perché nessuno riusciva a scrivere giusto il suo nome sulle carte?
La verità è che la storia la scrivono i vincitori, già. E si fermano sempre al momento giusto.
Nessuno vi viene mai a raccontare del divorzio di Cenerentola, quando il marito ha finalmente scoperto cos'era davvero la "bacchetta" della fata di cui parlava di continuo (e cos'era la fata, soprattutto), nessuno fa una cronaca delle liti furibonde del principe con la sua seconda moglie, Biancaneve, dopo che lei l'aveva visto baciare la bella addormentata. Hanno dovuto trattenerla in sette... sì, sì, quei sette lì... per impedirle di ficcargli in gola il resto della mela avvelenata.
E vogliamo parlare di Bella, che ha piantato la bestia la prima notte di nozze quando si è resa conto che grosso e peloso era molto meglio?
No, no, signori miei, non ci si può fermare alle apparenze e ai sentito dire.
Felici e contenti? È una fiaba bella e buona! La verità è che prima danno la colpa a noi di tutte le loro disgrazie, e quando poi non ci siamo più si scannano tra di loro, ma non lo fanno sapere a nessuno, perché i panni sporchi si lavano in famiglia.
Perciò la prossima volta che sentite quella frase ridicola, pensateci bene prima di immaginarvi il lieto fine.
Come dite?
Chi sono io?
È così importante?
Be', ve lo dirò un'altra volta, adesso sento un fastidioso ticchettio che si avvicina.

2 commenti:

  1. No, non lo so neanche io che cos'è questo. ^_^;
    In parte me l'ha ispirato Sauron nel suo blog, qui
    http://sauroneraunbravoartigiano.blogspot.com/2009/02/le-leggi-della-bibliodinamica.html
    in parte l'ho sempre pensata così già di mio e in parte... boh!
    Comunque sia questo... uh... coso, perché racconto non lo chiamerei, ha il dubbio onore di essere stato scritto direttamente qui sul blog, primo in assoluto tra i suoi contenuti a non essere passato da una stesura su file.

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  2. Tutta la mia solidarietà ad Unicno! sono cose che ho sempre pensato anche io, fin da quando ero piccola!

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